Cenni storici
Nel 1951, quando in seguito ad un incidente occorso a dei militari in esercitazione all’Alpe del Vicerè la difficoltà di reperire sangue da trasfondere, a quanti erano stati coinvolti, fa nascere nel dott. Vittorino Tagliabue, primario dell’Ospedale Fatebenefratelli di Erba, l’idea di dare vita, anche nella nostra città, ad una sezione dell’Associazione Volontari Italiani Sangue.
L’idea del dott. Tagliabue viene incoraggiata dai religiosi del FBF (fra’ Marchesi, allora presso la comunità di Erba, è uno dei primi soci) che mettono a disposizione il locale per la sede e donano il primo gagliardetto. Il 10 maggio 1951 si tiene la prima assemblea della sezione ed il dott. Vittorino Tagliabue è il primo presidente nonché Direttore Sanitario.
Alla fine dell’anno la sezione può contare su 66 donatori, che nel 1958 diventano 173. Segue una fase di flessione tanto che si dovrà attendere il 1971 per ritornare al 174.
Gli anni successivi evidenziano un costante aumento dei donatori ma la loro disponibilità va presto a cozzare con le difficoltà burocratiche e con una legislazione che regola le sezioni trasfusionali degli ospedali.
Poiché queste difficoltà ostacolano l’assorbimento della disponibilità di plasma, i donatori affrontano anche la fatica del viaggio, di domenica, per andare a “fare il proprio dovere” all’ospedale di Sondalo o al S. Matteo di Pavia, oppure si organizzano, sempre di domenica, raccolte con un centro mobile di prelievo, che viene da Milano.
Nel 1975 al Dott. Francesco Chiolini subentra nella direzione sanitaria della sezione il dott. Michelangelo Cairo, mentre le visite mediche di ammissione e controllo sono affidate al dott. Luciano Brambilla e dott. Renato Giussani.
Verso la fine degli ani 70 le fila della sezione rilevano un aumento tanto che dal 1978 al 1981 i donatori passano da 249 a 535, con un miglior indice di donazione per socio.
Dal 1982 la festa del donatore, che la nostra sezione celebra ogni anno ad ottobre, diventa itinerante. Questo oltre che essere un riconoscimento alla disponibilità dei donatori che vengono dai paesi del Pian d’Erba, diventa anche un’occasione per portare una testimonianza, alle comunità ospitanti, della solidarietà verso il sofferente, che ogni donazione rappresenta.
Nel 1986, In occasione del trentacinquennale di fondazione, (donatori al 31.12.85 n. 685) la sezione si dota di un proprio periodico semestrale, che pubblica il primo numero del mese di settembre. Esso serve per comunicare con gli iscritti, rendendo loro note le tappe annuali più importanti, come convocazione dell’assemblea, rinnovo del consiglio, programmi delle varie manifestazioni, resoconto delle stesse, novità nell’ambito medico e giuridico relative all’Avis.
Hanno inizio i primi allarmismi dovuti alla diffusione della notizia che la donazione di sangue diventa un rischio per contrarre l’AIDS, il male del secolo, dovuto ad infezioni da HIV. Da allora in poi, verranno effettuati controlli sempre più sofisticati.
Nel 1991 (donatori 880) si celebrano i 40 anni e si registra una progressiva crescita del numero degli iscritti, crescita che si fa sempre più notevole soprattutto da parte dei giovani.
Alla fine del 1993 la sezione supera la fatica soglia dei mille e raggiunge il traguardo di 1023.
Si comincia a parlare (1995) di plasmaferesi. Le donazioni in tal senso verranno effettuate per un certo periodo presso l’ospedale San Raffaele di Milano, quindi l’attrezzatura necessaria verrà predisposta anche presso I’FBF di Erba, dove è ormai divenuta consuetudine, accanto alla donazione di sangue.
Nel 1997 si inizia una collaborazione con il S. Raffaele di Milano, dove, settimanalmente, un gruppetto di 8 donatori si reca a Milano, con un pulmino di cui l’Avis di Erba si era dotato. Questa collaborazione dura fino al 2002.
Nel 1999, tenuto conto delle domande annuali di adesione, siamo a 1495 donatori, il direttore sanitario, Dott. Alberto Rigamonti, organizza il primo corso di educazione sanitaria per aspiranti donatori.
II diffondersi di determinate patologie, soprattutto tra la popolazione giovanile, conseguenza anche di una crescente libertà nei rapporti interpersonali, ci ha suggerito di richiamare, a quanti fanno la scelta dell’adesione ad una associazione di donatori di sangue, la necessità che, anche nei loro comportamenti più intimi, non mettano a rischio la loro salute e quella di coloro a cui è destinato il loro plasma.
Nel corso del 2000, grazie alla disponibilità dei Primari di Cardiologia e Radiologia, è stato siglato un accordo con il FBF in base al quale ogni settimana vengono inviati i donatori per il cardiogramma e per RX torace in modo da garantire questi esami ogni 3 anni.
Grazie alla disponibilità di alcuni medici specialisti la direzione sanitaria, offre la possibilità ai donatori di controlli nell’ottica della prevenzione nel campo del tumore alla mammella, per le donatrici, e della prostata per i donatori maschi, mentre è ora in corso una screenig per i melanomi della pelle.
Dall’anno scolastico 2005/06 fino a quello del 2009/10, l’Avis di Erba mette a disposizione delle classi quinte degli istituti superiori presenti in città una equipe medica, coordinata dal responsabile scuola della sezione, che, presentando un progetto approvato anche dall’Ordine dei Medici della Provincia di Como, incontra i ragazzi per un corso di educazione alla salute.
Gli incontri, che non esauriscono in sola mattinata, dapprima in forma assembleare, prevedono poi un confronto tra medici e studenti all’interno selle singole sezioni.
Questa iniziativa, pur essendo indirizzato ad alunni che hanno raggiunto la maggior età e quindi nella possibilità di fare liberamente una scelta, non nasce con lo scopo di proselitismo ma vuole richiamare i giovani ad un coretto stile di vita, che, oltre a garantire la salute dell’individuo, è premessa per diventare donatori. La disponibilità del centro trasfusionale del FBF di fare gli esami fuori dagli orari classici e a gruppetti di amici favorisce l’avvicinarsi all’Avis di alcuni giovani che scelgono di diventare avisini.
Al 31/12/2010 i donatori sono 1.882 e le donazioni nel corso dell’anno hanno raggiunto il numero di 3.818. Nel corso del 2011 viene celebrato il 60° di fondazione. Le precarie condizioni strutturali della Villa Comunale al civico 23 di Via Foscolo rendono lo stabile inagibile e, non prevedendo il Comune di Erba un intervento conservativo a breve, offre la disponibilità di locali in via Clerici al n. 62. In data 27 settembre 2011 viene firmato il contratto di affitto. Trattandosi di un unico vano la divisione interna è fatta con pareti mobili e armadi divisori. La nuova sede diviene operativa il 1 luglio del 2012 e l’inaugurazione ufficiale il 13 ottobre 2012, alla vigilia dell’annuale festa del donatore.
Dopo una prova nel 2011 di partecipazione a degli incontri con le classi terze del Liceo Carlo Porta di Erba tesi a presentare agli studenti le varie proposte che il mondo del volontariato offre, gli incontri sono stati confermati anche negli anni successivi. A relazioni in questi incontri sono i giovani dell’Avis, che, oltre a portare la testimonianza del loro impegno, hanno un linguaggio ed un modo di approcciarsi vicino agli studenti.
Ogni anno le scuole medie di Merone chiedono la presenza di giovani donatori che facciano una chiacchierata con gli alunni delle classi terze.
Al termine del mandato del consiglio direttivo (febbraio 2013) il dott. Alberto Rigamonti passa il testimone di Direttore Sanitario della comunale al dott. Alessandro Gerosa, che, già da tempo, era subentrato al dott. Renato Giussani per le visite di ammissione e controllo.
Al 31 dicembre 2013 la comunale di Erba ha superato il numero di duemila donatori effettivi (2009) grazie al costante ingresso di nuovi donatori, che non solo permettono di rimpiazzare il posto di quanto lasciano l’associazione per raggiunti limiti di età o per motivi sanitari, ma permettono un costante incremento, che assegna alla comunale di Erba il secondo posto nella provincia di Como.
Nella sede un bel drappello di volontari assicura, con una costante presenza in due sere la settimana, una puntuale gestione burocratica e sanitaria, mentre per le chiamate alla donazione ci si avvale della collaborazione di una dipendente a part-time. Le chiamate inoltre sono fatte in base alle richieste dell’ospedale per evitare inutili eccedenze nei vari gruppi ma in modo da coprire il fabbisogno interno del FBF e quanto il DMTE di Como richiede per le necessità del dipartimento.
Questo modo di operare ci favorirà in futuro, quando, in seguito all’entrata in funzione di un unico centro di lavorazione del sangue per le provincie di Como e Varese, le sacche dovranno essere nel rispetto delle richieste e tese a evitare inutili sprechi di risorse.
La presenza sul territorio di cittadini non di nazionalità italiana comincia a rilevarsi anche nella fila dei donatori di sangue, tanto che si leggono nome di chiara origine dell’est dell’Europa, come del nord Africa.
Nel mese di maggio 2014 il Consiglio di Istituto del Liceo Carlo Porta di Erba ha inserito del POF del prossimo anno scolastico 2014/15 un progetto di educazione sanitaria e alla donazione di sangue per gli studenti delle classi 4° e 5°. Il progetto ricalca quello utilizzate tra gli anni 2006 e 2010 nelle classi 4 e 5 delle Scuole Superiori della città, rivisto in base all’esperienza accumulata in quegli anni e sarà condotto dal direttore sanitario dell’Avis di Erba e dai medici del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Sacra Famiglia di Erba.
In seguito all’entrata in vigore della legge regionale che vieta ai medici, che hanno fatto a scelta ospedaliera, come di dott. Alessandro Gerosa, di svolgere qualsiasi altra prestazione sanitaria anche a favore di organizzazione di volontariato, la comunale di Erba deve rinunciare al servizio svolto dal dott. Gerosa per le visite di ammissione dei nuovi donatori e di controlli per i donatori, i cui esami clinici abbiano messo in evidenza qualche paramento fuori posto. In data 30 settembre 2016 viene affidato questo incarico al Dott. Paolo Tornari, che poi in data 15 febbraio 2017 viene nominato Direttore Sanitario.
Nel luglio 2017 viene firmata la nuova convenzione ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 14 aprile 2016, tra l’Ordine Ospedaliero dei Fatebenefratelli e l’Avis Comunale di Erba, che regola i rapporti tra l’ospedale e l’AVIS comunale.